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Tras ganar un riguroso proceso de selección en el Conservatorio Tartini de Trieste, donde participaron más de 240 candidatos, el dúo formado por el pianista Enrico Bortolotti, de Gorizia, y la moldava Iana Rata, de voz potente y disciplinada, actuó en el escenario del Festival. Recibieron el premio de manos del director de orquesta alemán Johannes Skudlik. Luigi Fiore, un joven siciliano ganador de una beca de doctorado de interés nacional, deleitó al público con un proyecto centrado en la práctica de la dirección de teclado, en la que el solista toca y dirige simultáneamente.
La Dra. Isabella D’Este, creadora del Festival, presentó al público las pinturas de dos jóvenes artistas extranjeros, Narueporn Klebkeaw, de Tailandia, y Hasan Eshboltayev, de Uzbekistán. Declaró: «Lamentablemente, no pudimos contar hoy con la presencia de estos dos talentosos veinteañeros. Queríamos cubrir los gastos de viaje, alojamiento y cenas de los finalistas en los eventos. También esperábamos ofrecerles becas, pero tuvimos grandes dificultades para encontrar patrocinadores, ya que los jóvenes no gozan de buena reputación en el mundo empresarial. La televisión y la prensa también han difundido entre las empresas la idea de que los jóvenes son vagos, drogadictos y llenos de problemas. Afortunadamente, la asociación Atelier di Creatività contó con el generoso apoyo de algunos amigos artistas y amantes del arte, a quienes queremos mencionar, ya que también gracias a sus donaciones pudimos ofrecer los bufés y la cena de gala a los jóvenes artistas de Excelencia». Logramos acoger a algunos jóvenes de fuera de Trieste, pero no pudimos costear los viajes más caros. Esperamos que el próximo año se sume alguna fundación o emprendedor que entienda que, al ayudar a jóvenes con talento, estamos trabajando por el futuro de todos. Nuestros amigos, con un gran corazón y la visión de un futuro mejor, son: la familia del Maestro Zito, profesor de música y organista romano; la Asociación Festival E.V. del director de orquesta y organista Maestro Johannes Skudlik y el filántropo Franz Gattung; Corrado Garofolo, agente de seguros romano, apasionado por el arte y el cine; y nuestra amiga Dora Iori, profesora apasionada por el arte, quien nos trajo la donación de LAPPE Global Service (www.lappe.it), la única empresa que creyó en los jóvenes.
Tras los agradecimientos, los ingenieros del equipo UniTS Racing subieron al escenario y emocionaron a la sala con su coche de bajo impacto. Una utopía hecha realidad: 90 jóvenes cooperando en mecánica, economía y comunicación. Una pequeña Bauhaus de Trieste del siglo XXI, ecológica, de alto rendimiento y exitosa. El arquitecto Massimiliano Babich y el ingeniero Peter Cabanik entregaron los Premios a la Excelencia a los tres directores: el jefe de equipo Francesco Sonego; el director económico Matteo Kaliger; y el director técnico Enea Gherdol. Inmediatamente después, varios miembros del equipo subieron al escenario para una foto de grupo y para recibir el premio, que permanecerá en la Facultad de Ingeniería de la Universidad. El Premio a la Trayectoria fue otorgado a Claudio Mangini, entrenador de animales y artista. Su cortometraje, “Mai Solo”, es un conmovedor himno al lenguaje secreto de los perros. La Gala y el Eco Centroeuropeo En la cena de gala en la Piccola Fenice se evocó la grandeza de las Casas de Este y Habsburgo. Caballeros y Damas de la Orden de San Estanislao formaron la guardia de honor para recibir a los jóvenes ganadores. Su entrada en sociedad, ataviados con capas doradas y burdeos, emocionó a los jóvenes, que se sintieron recibidos con todos los honores reservados para las Excelencias.
La compañía “Trieste Ottocento” completó la velada con danzas históricas, transportando al público a la época del Vals. Por último, el domingo por la mañana se ofreció una visita guiada a la Trieste de los Habsburgo, dirigida por el perito Paladini, del Archivo de Dibujo Técnico del Ayuntamiento de Trieste, en honor al Archiduque Sandor de Habsburgo-Lorena, descendiente de la Emperatriz María Teresa, quien hizo de Trieste una elegante ciudad imperial. Así, gracias al Atelier di Creatività y al constante compromiso de la familia Vignoli d’Este, Trieste se ha convertido una vez más en una encrucijada de culturas, un semillero de talento y la capital moral de Europa Central. Un festival de auténtica belleza, un puente entre generaciones y una esperanza para el futuro. Alla presenza di grandi patrocini il Festival delle Giovani Eccellenze accende Trieste
Trieste, città che respira la grandezza mitteleuropea, ha dimostrato ancora una volta di non dover invidiare nulla alla vicina Venezia. Per quattro giorni , dal 4 al 7 settembre, si è accesa di giovinezza, di arte, di genio. Merito dell’“Atelier di Creatività”, associazione no profit che da trent’anni organizza eventi culturali con una tenacia rara, senza la mondanità vana delle passerelle, ma con la sostanza dei talenti.
Sono arrivati giovani da Italia, Germania, Slovacchia, Moldavia, Uzbekistan, Thailandia: pittori, musicisti, ingegneri, fotografi, cantanti. Tutti under 29, tutti determinati a trasformare il proprio dono in bene comune.
Un respiro cosmopolita degno della grande Trieste importante porto dell’Impero Asburgico.
La mostra e le premiazioni
Il Festival delle Giovani Eccellenze si è aperto con la mostra Galoppi di Libertà alla Galleria Fenice. Un titolo che richiama il movimento, l’irruenza, la necessità di sfondare recinti e schemi.
La cerimonia di premiazione, al Conservatorio Tartini, è stata un susseguirsi di epifanie artistiche. Il coro di voci bianche Fran Venturini, diretto da Susanna Zeriali, ha commosso cantando in più lingue. Non un esercizio, ma un atto di innocenza universale, sigillato dall’Arciduca Sandor Asburgo Lorena che ha consegnato personalmente un dono a ciascun bambino a nome dell’associazione Austria Imperialis. Un gesto nobile, antico, che restituisce dignità al cerimoniale.
Dopo aver vinto una dura selezione, presso il Conservatorio Tartini di TS, dove hanno partecipato oltre 240 candidati, si è esibito sul palco del Festival il duo formato dal pianista goriziano Enrico Bortolotti e dalla moldava Iana Rata, voce potente e disciplinata. Sono stati premiati dal direttore tedesco Johannes Skudlik.
Ha incantato il pubblico Luigi Fiore, giovane siciliano, vincitore di una borsa di Dottorato di ricerca di interesse nazionale, con un progetto incentrato sulla prassi della “direzione dalla tastiera”, in cui il solista suona e dirige contemporaneamente.
Fiore nelle giornate del festival ha ribadito ai giornalisti che “l’arte e il bello possono riportare nel mondo valori ormai scomparsi come la coerenza, la sensibilità, l’onestà d’animo” e che è compito degli artisti promuovere valori sia culturali che sociali. Fiore è stato premiato dalla stilista di cinema Patrizia Farinelli, la quale veste anche le celebrità di Hollywood. Incontro felice tra musica e moda.
Straordinaria la sedicenne violinista tedesca Veronika Schaetz; Paganini nelle sue mani non era semplice virtuosismo, ma pura emozione.
Ha ricevuto il Premio di Eccellenza dalle mani della Console Onoraria dell’Austria, dott.ssa Strolego, a conferma del legame fra Trieste e Vienna.
Poi è stato il momento del grande successo del dodicenne Matteo Roncoloni, un bambino della provincia di Roma, che ha scritto una stupenda canzone per la pace. È stato premiato dal Maestro Romolo Gessi, che lo ha invitato a studiare direzione. Qualche giorno dopo Matteo ha ricevuto il premio “Fiamma della Pace” dall’Arciduchessa Herta Margarete.
Non solo musica. La fotografia di Aran Cosentino, friulano, ventidue anni, attento ed attivo nella salvaguardia della natura, ha dimostrato la sensibilità dell’artista. Cosentino è stato premiato dalla responsabile dell’UNESCO di UD dott.ssa Renata D’Aronco.
La pittrice slovacca ventenne Izabela Kliska, che ha subito sin dalla nascita varie operazioni invasive, è stata per tutti i presenti un esempio di come l’Arte possa portare in sé un’energia curativa, di resilienza, di speranza.
Grazie all’amore per la pittura e per la moda, Izabela è riuscita a superare i problemi gravi di salute e a diventare una modella ed una pittrice che porta gioia con la sua arte. È stata premiata dal professore Paolo Quazzolo del dipartimento di Studi Umanistici.
La dott.ssa Isabella D’Este, ideatrice del Festival, nel presentare al pubblico i quadri dei due giovani pittori stranieri: Narueporn Klebkeaw della Tailandia ed Hasan Eshboltayev dell’Uzbekistan, così si è espressa: Purtroppo non siamo riusciti ad avere con noi oggi questi due ragazzi ventenni di grandissimo talento. Volevamo pagare i viaggi, il soggiorno e le cene degli eventi, ai finalisti; avevamo sperato di poter consegnare loro anche delle borse di studio, ma abbiamo avuto grandi difficoltà nel reperire sponsor perché i giovani non sono ben visti presso il mondo imprenditoriale. Le TV ed i giornali hanno portato anche nelle aziende l’idea che i giovani sono tutti svogliati, drogati e pieni di problemi. Per fortuna l’associazione Atelier di Creatività è stata aiutata dal buon cuore di alcuni amici artisti o amanti dell’arte che vogliamo nominare perché è anche grazie alle loro donazioni che abbiamo potuto offrire i buffet e la cena di gala ai ragazzi di Eccellenza. Siamo riusciti ad ospitare alcuni giovani che venivano da fuori Trieste, ma i viaggi più costosi non siamo stati in grado di affrontarli. Speriamo che l’anno venturo si faccia avanti qualche Fondazione o qualche imprenditore in grado di capire che aiutando i giovani di Talento lavoriamo per il futuro di tutti noi. I nostri amici dal cuore grande e dalla visione di un futuro migliore sono: La Famiglia del M° Zito, docente di musica ed organista di Roma; l’Associazione Festival E.V. del direttore d’orchestra ed organista M° Johannes Skudlik e del filantropo Franz Gattung; Corrado Garofolo assicuratore di Roma appassionato di arte e cinema; l’amica Dora Iori docente appassionata di arte che ci ha portato la donazione di LAPPE Global Service (www.lappe.it) unica azienda ad aver creduto nei giovani.”
Dopo i ringraziamenti sono stati chiamati sul palco gli ingegneri del Racing Team di UniTS hanno scosso l’aula con la loro auto a basso impatto ambientale. Un’utopia realizzata: 90 giovani che cooperano tra meccanica, economia e comunicazione. Una piccola Bauhaus triestina del XXI secolo, ecocompatibile, performante e vincente.
L’architetto Massimiliano Babich e l’ingegnere Peter Cabanik hanno consegnato i premi di Eccellenza ai tre direttori: Team Leader Francesco Sonego; Direttore Economico Matteo Kaliger; Direttore Tecnico Enea Gherdol. Subito dopo, diversi componenti del Team sono saliti sul palco per la foto di gruppo e per ritirare il premio destinato al team, che rimarrà presso la facoltà di Ingegneria dell’Università.
Il premio alla carriera è andato a Claudio Mangini, animal trainer e artista: il suo cortometraggio: “Mai Solo” è un inno commovente al linguaggio segreto dei cani.
Il galà e l’eco mitteleuropea
La cena di gala alla Piccola Fenice ha rievocato la grandezza delle casate D’Este e Asburgo. Cavalieri e Dame dell’Ordine di San Stanislao hanno formato il picchetto d’onore per accogliere i giovani vincitori. Un ingresso in società fra mantelli oro e bordò, che ha creato emozione nei giovani, i quali si sono sentiti accolti con tutti gli onori riservati alle Eccellenze.
La compagnia “Trieste Ottocento” ha completato la serata con balli storici, riportando il pubblico all’età dei Walzer.
Infine, domenica mattina, è stato il momento della visita guidata alla Trieste Asburgica, condotta dal geometra Paladini dell’Archivio Tecnico Disegni del Comune di Trieste, in onore dell’Arciduca Sandor Asburgo Lorena, discendente dell’Imperatrice Maria Teresa, la quale rese Trieste una elegante città imperiale.
Così, grazie all’Atelier di Creatività, e all’impegno costante della Famiglia Vignoli d’Este, Trieste è tornata ad essere crocevia di culture, fucina di talenti, capitale morale Mitteleuropea. Un festival di autentica bellezza, ponte tra generazioni e speranza per il futuro.
Dott.ssa Melinda Miceli Critico d’Arte
