Divina Sibilla Della Trinacria

DIVINA SIBILLA DELLA TRINACRIA
All’ombra dell’ombra tua
radiosa l’anima mi riposa.
Dentro oasi di luce vago
in silenzi maturi acciuffo
intensi attimi densi di ricordi
vividi di sinuose danze
di sottili differenze diafane
e s’allargano a dismisura
le stanze del mio sapere
e acquistano quella sottile
aura ed alchimia che in te
si muove e realizza idee
sempreverdi di beltà.
In me smuovi immagini
e melodie dionisiache
Sei un mare che mi
regala pensieri orfici e vivaci,
petali di fiori unici,
tele oniriche e muliebri,
ricami di sorrisi puri.
All’ombra dell’ombra tua

radiosa l’anima mi riposa.
O rio cristallino addentami
per spezzare le vacuità,
distogliermi dalle altalene,
per superare gli orpelli
che appesantiscono l’essere.
O verace figlia d’Atena
porgimi le tue mani
e accompagnami verso
il vero io che decide
di prendere il volo,
il coraggio di slanci vitali
per giungere al regno tuo,
là tra i Campi Elisi
dove l’anima si nutre
d’armonia e pace e grazia.
All’ombra dell’ombra tua
radiosa l’anima mi riposa.
Piccolo figlio dell’uomo
rapito dalle geste d’Ercole,
dai viaggi di Ulisse,
del pensiero pitagorico,
invocavo la sublime poesia,
la bramavo palpitare
in Te essere particolare,
baciata dagli dei per l’eletto
spiccato intelletto,
la sensibilità rara di Donna
unita alla capacità profonda
d’empatia e d’introspezione
unita all’arte della verace
dialettica e critica
che mondi in sé racchiusi
sa dischiudere alle anime
simili che s’incontrano
tra le strade polverose
di città sepolte da nebbie.
Rivelato m’era stato
in una notte d’agosto
dalle parole di un serafino
che la vera poesia
la poesia reale respira,
si muove in un corpo
inquieto e sensibile,
nella voce di una presenza
divina divenuta persona
pronta a camminare con noi
ancora miseri mortali
nei sentieri della vita, Tu
per elevarci a stati superiori
di coscienza e conoscenza.
All’ombra dell’ombra tua
radiosa l’anima mi riposa.
Leggeri veli ora di neve
ora neri intrisi di mistero
e formule sibilline
tra i pensieri tuoi
alchemici e tantrici
svolazzano dai tuoi
lunghi dorati capelli
adagiati su adamantine
serene sembianze evolute.
Sai di sorgenti angelicate.
Candida gemma preziosa
Divina Scrittrice e Vate.
Ti custodisco e confido
per conoscere la mia terra,
guerriera in nuce in cammino
ostaggio di presenze ostili
per allontanarci dalle trappole,
dalla Tua nobile missione.
O Divina Scrittrice
Tu sei forza
immaginazione titanica
sapere infinito e misterico
depositaria dei codici segreti
Sibilla della Sicilia.
Tu per volere non umano sei
la trasformazione mia e della mia terra.
All’ombra dell’ombra tua
radiosa l’anima mi riposa.
Salvatore Leone